lunedì 30 settembre 2013

TGR - TRIBUNA ELETTORALE EMILIA ROMAGNA 30/09/13

Cliccando sul link sottostante potete rivedere il dibattito sulla fusione del 30/09/2013

TGR - TRIBUNA ELETTORALE EMILIA ROMAGNA 30/09/13

Dibattito televisivo su Rai 3


Oggi 30 settembre 2013 su RAI 3 Emilia Romagna alle ore 13,15 e in replica su Radio Rai alle 23,15. potrete assistere al dibattito tra i sostenitori del si e quelli del No sulla fusione Villa Minozzo - Toano.
La diretta streaming http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a65250e3-62ae-4ebf-aa0c-0314326b131c-tgr.html

sabato 28 settembre 2013

Riflessioni sulla fusione 3

Un solo comune, una sola stazione dei carabinieri; un solo comune, una sola scuola media. Queste e altre sono le riflessioni a cui mi spinge la fusione tra i comuni di Villa Minozzo e Toano.
Un solo comune, ma enorme. E in una zona laddove le vie di comunicazione sono difficoltose.
Senza alcun dubbio, c'e' una buona fede di fondo, una volontà senza pari di cercare di vedere fuori dai propri confini e dal proprio quotidiano: ma ci sono scelte e scelte. Ci sono occasioni da prendere al volo: questa non la e'; ci sono scelte strategiche che vanno valutate: e questa e' una di quelle.
Non e' "benaltrismo" cioè sostenere che gli sprechi sono ben altri. E' una constatazione di fondo, una realtà concreta e sostanziale: se si vuole unire un territorio così vasto, prima, e non dopo, vanno messe in atto riforme che permettono di governare un comune così grande e con frazioni così lontane: mi riferisco ad accordi con le aziende di trasporto che consentano il raggiungimento del capoluogo  comunale da tutte le frazioni anche per chi non ha l'auto; accordi con l'Anas o chi per essa per il riordino dell'asse viario: a solo titolo esemplificativo la pista Gatta - Pianello deve diventare una strada. Accordi con il Ministero della Difesa e quello degli Interni, perché laddove non ci sono i Carabinieri, ci possa essere la Polizia: altrimenti parliamo del Bengodi della micro criminalità. Accordi con le Banche e le Poste, poiché sia mantenuto il presidio del territorio. Negoziazioni con il Ministero dell'Istruzione affinché con i numeri che si verranno a creare possa essere presa in considerazione l'ipotesi di una scuola superiore dove non ci saranno più le medie.
Possono essere capaci i Sindaci Fiocchi e Lombardi di fare questo? Probabilmente si. Ma lo possono fare in tre mesi? Sicuramente no, neppure fossero Churchill e DeGasperi.
Quindi perchè  tutta questa fretta? Per prendere due soldi dalla Regione? La gatta frettolosa partorisce i gattini ciechi si dice.

Allora l'unica scelta sensata, da fare ora, e' rispondere NO. Un NO che non significa per forza una bocciatura, ma una rimandatura a settembre. Un NO ad essere svenduti per i due soldi della Regione, un NO coraggioso per dire "noi non siamo in vendita"; un NO che significa non essere ostili ai cambiamenti ma a costringere quelli "sopra" a metterci PRIMA nelle condizioni di poter scegliere senza svendere il nostro futuro ma soprattutto quello dei nostri figli ed i sacrifici dei nostri padri e dei nostri nonni. Una scelta coraggiosa, un sincero NO ai compromessi, un NO a che altri decidano per noi.

Massimiliano Coloretti

Alcune frequenti domande

                                                                                



1)       Chi ha scelto il nome  di Tre Valli?
Il nome Tre Valli è stato scelto insindacabilmente dalla rispettiva maggioranza dei consigli comunali di Villa e Toano senza una previa consultazione con la popolazione.
Ci teniamo a ribadire che nelle altre esperienze di fusione anche la scelta del nome è stata soggetta a referendum cosa che non avverrà in questo caso. Non condividiamo questa mancanza di democrazia.
2)       Quanto sarà l’ammontare esatto di denaro che il nuovo Comune di Tre Valli riceverà dallo Stato e dalla Regione ? Ad oggi è impossibile quantificare l’intero ammontare dei fondi in quanto verranno periodicamente rifinanziati dagli enti erogatori, in base alle loro disponibilità. E noi sappiamo benissimo la condizione in cui versano le casse dello Stato e della Regione, costretti a tagliare su sanità, pensioni, scuola, servizi e quant’altro.                    
3)       Quali progetti sono stati costruiti per impegnare queste nuove eventuali entrate?
Ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna proposta. E’ stato solo detto che sarà compito della nuova amministrazione la programmazione e la realizzazione di nuovi progetti.
Come si fa a decidere una fusione, se non si sa chi gestirà poi l’avviamento del nuovo comune e con quali programmi? E’ un processo da avviare in scadenza di un mandato amministrativo? O forse è meglio avviarlo all’inizio di un mandato avendo così il tempo per valutare approfonditamente tutti i pro e contro ?
Il programma elettorale dell’attuale amministrazione comunale di Villa Minozzo ipotizzava una fusione con Toano ? A noi risulta di no.
4)       Non pensate che queste presunte entrate straordinarie porteranno ad un inevitabile ridimensionamento dei servizi non gestiti direttamente dal comune?
Esempio: non pensate che passeremo da due caserme di carabinieri che oggi abbiamo a Villa e Toano ad una sola? Non pensate che i plessi scolastici del territorio saranno ridotti di numero? E i centri poliambulatoriali? Lo sapete benissimo, lo stato con una mano da e con una prende…
5)       A quanto ammonteranno le spese necessarie per integrare le due organizzazioni comunali esistenti e per avviare il nuovo Comune di Tre Valli (es. personale, strumenti urbanistici, gestione dell’acqua)? E’ stato fatto un piano concreto delle spese e della loro copertura?
Ad oggi non abbiamo ricevuto nessun documento in merito. Lo studio di fattibilità afferma che “il processo di integrazione organizzativa soprattutto in questo caso così complesso, poiché si prevedono cambiamenti di mansione, può rappresentare un ostacolo significativo alla fusione”.
6)       Come si potranno garantire le tante rappresentanze ed interessi oggi esistenti nei due comuni ?
E’ stato costruito uno statuto ed un regolamento per gestire le nuove municipalità? Le municipalità avranno un autonomia operativa o avranno solo una simbolica rappresentanza locale?
Ad oggi nessuna risposta in merito ci è stata data se non quella che sarà compito della nuova amministrazione comunale quello di regolamentare il funzionamento delle due nuove municipalità di Villa e Toano.
Lo studio di fattibilità afferma che “la riduzione della rappresentanza è un fatto ineccepibile, si passa da 384 abitanti per eletto a 529. La situazione avrà delle ricadute negative per quanto riguarda le comunità più decentrate poiché si ridurrà la possibilità di vedere rappresentati i propri interessi. Non si tratta di un problema di campanile ma dell’accoglimento di esigenze di minoranze di cittadini che più difficilmente possono trovare riscontro in un organo amministrativo più ampio”.
7)       In caso di fusione, i cittadini del Comune di Villa Minozzo pagheranno maggiori o minori imposte comunali rispetto a quanto pagano ora ?
Lo studio di fattibilità afferma che “non è possibile pensare al momento ad adeguamenti solo migliorativi ma sarà la nuova amministrazione a definire le aliquote del nuovo comune sulla base di bilanci reali (che dovranno garantire come sommatoria il mantenimento delle entrate attuali) Questo significherà rivalutare le tariffe con condizioni di miglioramenti per alcuni e peggioramento per altri rispetto alla condizione attuale”.
In sostanza lo studio di fattibilità afferma che una parte della popolazione pagherà più imposte rispetto a quante ne paga ora.
8)       Che tipo di scelte farà il nuovo comune in relazione all’analisi demografica realizzata dallo studio di fattibilità?
Nel 2011 la fascia di età con popolazione fra 0 e 17 anni residente a Toano ammontava a 729 ragazzi, a Villa Minozzo 448. Uno sbilancio nettamente a favore di Toano. Al tempo stesso la fascia d’età fra i 66 e i 100 anni a Toano contava 1.018 persone e a Villa Minozzo 1.294 .
Alla luce di questi numeri, le scuole di Villa Minozzo saranno assorbite da quelle di Toano ?
E le strutture per anziani saranno potenziate a Villa Minozzo ?
Villa Minozzo diventerà solo il paese della Terza Età? Diventerà il paese del silenzio ?
9)       La fusione di Villa Minozzo e Toano eviterà al nuovo comune di Tre Valli di entrare a far parte dell’unione dei comuni con Castelnovo né Monti?
No, Villa Minozzo e Toano faranno comunque parte della nuova unione dei comuni.
Riteniamo importante entrarci con idee costruttive e positive per trarre beneficio dalle scelte organiche che la nuova unione dei comuni dovrà fare. Riteniamo anche che 2 voti singoli sia meglio di un unico voto, visto che il regolamento in fase di elaborazione potrà prevedere il diritto di voto di ogni singolo sindaco con pari dignità.
10)   Il nuovo comune di Tre Valli come armonizzerà la gestione dell’acqua?
La gestione dell’acqua di Villa Minozzo è nelle mani dell’Iren.
La gestione dell’acqua di Toano è nelle mani di un consorzio privato a partecipazione pubblica.
Anche su questo tema di importanza fondamentale ad oggi non è previsto alcun progetto per una gestione condivisa e unica dell’acqua.
11)   Il risultato del referendum del 6 ottobre sarà vincolante per le sorti dell’eventuale nuovo comune?
 No la legge regionale afferma che il referendum del prossimo 6 ottobre è solo consultivo e privo di quorum.
Siamo certi chei rispettivi consigli comunali di Toano e Villa Minozzo voteranno contro alla fusione se vincono i no o se non si raggiungono i 50% +1 degli aventi diritto?
12)   Dove sarà inserito l’ipotetico Comune di Tre Valli nel programma rurale integrato provinciale visto che Villa Minozzo oggi è inserito nei comuni di crinale con maggiori problematiche mentre il comune di Toano è inserito in una categoria ben superiore?
Perderanno gli agricoltori di Villa Minozzo la possibilità di accedere ad alcuni contributi agricoli?
Oltre ai contributi Provinciali il nuovo comune perderà anche la possibilità di accedere a contributi regionali, statali ed europei in quanto non più localizzato in aree disagiate?
13)   Perché le due amministrazioni comunali, in carico da 5 anni, solo negli ultimi 6 mesi hanno deciso di avviare e concludere un progetto di fusione irreversibile (non si torna più indietro!) di 2 comuni che esistono da circa 200 anni?
14)   Non pensate che indire una fusione senza un reale e concreto progetto strategico sia azzardato?
Lo stesso studio di fattibilità afferma che non c’è un risultato finale oggettivo sulla decisione migliore da assumere … Il documento è utile, ad ognuno, per poter compiere le proprie valutazioni sulla base di dati il più possibile corretti”.


venerdì 20 settembre 2013

Riflessioni sulla fusione 2 : Tre Valli i perché del mio no

Un premessa è d’obbligo le mie personali valutazioni non sono spinte da contrapposizioni politiche o da chissà quale spirito di rivalsa, ma sono motivate da preoccupazioni nate da un iter a mio modo di vedere sbagliato sia nei tempi che nei modi.
Pochi mesi fa le due amministrazioni comunali di Toano e Villa Minozzo hanno deciso senza consultare la cittadinanza di avviare l’iter di fusione tra i due enti.
Onestamente il mio primo pensiero è stato quello di non andare a votare al referendum del 6ottobre sulla fusione, ma questo  primo pensiero è stato ben presto accantonato perchè troppo lontano dalle mie idee e principi, che hanno sempre ritenuto fondamentale la partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Paese e quindi anche in quella del mio comune. Certamente questa volta non andare a votare, avrebbe rappresentato una presa di posizione “politicamente corretta” perché avrebbe contribuito a non legittimare, con il voto, un referendum promosso troppo di fretta(poco più di 5 mesi dall’avvio dell’iter), che taglia la testa alla discussione, le cui regole di attuazione, fra l’altro, sono state rivisitate in corso d’opera, ma senza che alcuna garanzia scritta sia stata resa pubblica.
La ragione principale dell’astensione significa, per l’appunto, non legittimare un percorso troppo veloce, accelerato, per alcuni sospetto, esercitato di forza dalle amministrazioni, che ci porta a compiere una scelta di grande importanza storica per non dire la scelta più importante dalla nascita dei due comuni.
Come poter pensare di compiere ciò attraverso percorsi minimi: uno studio di fattibilità poco approfondito, insufficienti serate con i cittadini e con le associazioni e senza un progetto lungimirante. Oppure tramite la distribuzione online di depliant promozionali, non del tutto equilibrati fra le posizioni del sì o del no da parte delle istituzioni pubbliche.
Si può pensare che tutto questo possa essere ritenuto sufficiente per compiere un passaggio che rischia di mandare nel dimenticatoio anni di storia e la vita istituzionale dei nostri due Comuni?
Una scelta di non ritorno e che, nel migliore dei casi, sarà condivisa da una minoranza dei cittadini, perché se da un lato c’è la legge regionale che da valore consultivo al referendum ed ha abolito il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto, dall’altra ci sono le dichiarazioni delle due amministrazioni sul rispetto dell’esito referendario sia per il quorum che sulle preferenze di voto espresse nei due comuni ma senza aver mai rafforzato queste dichiarazioni con documentazione scritta.
Ciò nonostante andrò a votare, e anche se il mio voto potrebbe apparire di tipo conservatore, voterò NO a questa fusione. La mia posizione per il NO non è pregiudiziale, ma la fusione deve rimanere un obiettivo primario che va però, costruito nel tempo, iniziando innanzitutto dai cittadini. Occorre creare nella comunità un “senso di appartenenza” al territorio di vallata come ora avviene nei confronti della propria frazione. Questo delicato equilibrio va costruito passo dopo passo, lentamente, in maniera slow, caratteristica di pregio che ci distingue positivamente dalle realtà cittadine. Si rischia, altrimenti, di creare un’ammucchiata solo formale che punta esclusivamente a vantaggi temporali di tipo economico e tecnocratico, mettendo in secondo piano gli aspetti socio-culturali che caratterizzano una comunità.
Bisogna invece far nascere o riscoprire nei cittadini un’identità che sia caratterizzata principalmente dagli aspetti della solidarietà, della socialità, del sentirsi parte di un progetto, in un quadro ovviamente sempre più qualificato di efficienza e funzionalità dell’apparato pubblico.
A mio modo di vedere costituire la fusione non può essere determinato forzatamente dall’abbaglio di promesse di finanziamenti straordinari pubblici, che si renderanno forse disponibili da parte regionale e statale o dal potersi esimere temporaneamente dal rispetto del patto di stabilità economica, che tra l’altro era nato proprio con l’intento di ridurre l’indebitamento della pubblica amministrazione. Tra l’altro questi fondi devono essere periodicamente rifinanziati dagli enti erogatori e c’è il rischio (come è già successo in passato per altri finanziamenti agli enti locali),che vengano ridimensionati causa risorse limitate o che a fronte di un numero eccessivo di richieste vi sia una conseguente “spalmatura”.
E poi mi domando; si può credere veramente che stato e regione che faticano a finanziare sanità, istruzione,pensioni e ammortizzatori sociali, facciano cadere sulle nostre teste milioni di euro per lasciare tutto come prima, come invece dichiarato dalle due amministrazioni? Non è necessario essere dei fini economisti per comprendere che questo non è possibile, queste risorse inevitabilmente verranno recuperate da altri servizi.
Ed ancora se la fusione è la soluzione a tutti i mali come mai gli iter avviati in regione si contano sulle dita di una mano? Siamo più furbi o solo più sprovveduti degli altri?
Come dicevo in precedenza il mio comunque è un NO non pregiudiziale e definitivo, è un  NO  temporaneo, che conceda per l’appunto un tempo più lungo per l’approfondimento, la riflessione, per la condivisione eventuale o meno di questo progetto,insomma per dare ai cittadini gli strumenti necessari per poter prendere una decisione così importante in modo consapevole.
Intanto, è utile cercare di migliorare i servizi consorziati, dimostrare attraverso l’esercizio praticato, l’effettiva economicità ed efficienza della gestione associata, e ricercare condivisione, attraverso una reale dimostrazione di ciò che può rappresentare opportunità e convenienza. Affiancando a questo dei progetti comuni dei due territori atti a dimostrare nella pratica che realmente queste realtà possono coesistere.
Ritengo insufficiente  l’opera di sensibilizzazione della cittadinanza che è stata operata in quest’ultimo periodo temporale in occasione della campagna per il voto al referendum, quando invece questo momento doveva solo rappresentare la sintesi di un lavoro più lungo svolto in precedenza. Si deve creare nel tempo, nei cittadini, attraverso i servizi fatti insieme, senso di appartenenza al territorio, senza strumentalmente usare argomenti di richiamo, dal tono pubblicitario, che appartengono più al mercato del giovedì che alla politica e alla buona amministrazione.
Ho di proposito evitato di parlare di tecnicismi, perché sarebbe stato facile portare l’attenzione di chi legge su contraddizioni, anomalie e aspetti organizzativi che suggerirebbero molta cautela su questa fusione, d'altronde lo stesso studio di fattibilità commissionato dalle due amministrazioni che di “tecnicismi” e composto, di fatto conclude che è impossibile stabilire con certezze se la fusione sia effettivamente vantaggiosa o svantaggiosa, rimandando il tutto ai cittadini e alla loro scelta referendaria, segno che c’è più di una criticità, ma il mio intento è un altro cioè quello di riportare al centro del confronto veri concetti di democrazia e partecipazione, non di facciata come sempre più spesso avviene anche qui sui nostri territori.
Spero con queste miei pensieri di aver dato un contributo alle vostre riflessioni su questa controversa fusione.


Pierpaolo Prandi
Coordinatore Prc zona montana

Riflessioni sulla fusione 1: Fusione Villa Minozzo-Toano

Di fronte al progetto, che ad una prima lettura può apparire interessate, avvincente, innovativo e pure lungimirante (e potrebbe pure essere) mi sono interrogato cercando di essere il più possibile obiettivo. Non sono, in via pregiudizievole ed aprioristica contrario a fusioni tra comuni; penso che le si debbano valutare caso per caso cercando di comprendere dove si vada a parare.

Nel caso di Villa Minozzo e Toano sono assai perplesso e non intravedo motivi seri per perdere identità secolari e modificare, in questa direzione, quello che oggi abbiamo.

Parto con una citazione:

“Non c'è un risultato finale oggettivo sulla decisione migliore da assumere. Per alcuni i vantaggi
economici potrebbero avere valore inferiore alla perdita di rappresentanza o alla necessità di
farsi carico delle situazioni meno vantaggiose. Il documento è utile, ad ognuno, per poter
compiere le proprie valutazioni sula base di dati il più possibile corretti.
A conclusione, però, il consulente si sente in dovere di esprimere un suggerimento per la
continuazione del processo di fusione e questo consiste nel dedicare tempo, impegno e risorse in una campagna comunicativa corretta e capillare.”

Non sono mie parole ma la conclusione dello “Studio di Fattibilità “ commissionato dai Comuni di Villa Minozzo e Toano e approvato dagli stessi Enti su cui si basano le motivazioni per la fusione tra i due Comuni.
Questo mi conforta nel dire che quello che si sta facendo è affrettato, superficiale e – proprio per questo – pericoloso per le popolazioni di Villa e Toano.
Un passo come la  Fusione tra due comuni, percorso che se portato in fondo sarà irreversibile, deve esse attentamente meditato.

Ci viene detto che arriveranno montagne di denaro….ci viene detto che si otterranno significativi ed importanti risparmi…ci viene detto che nulla cambierà sulla rappresentanza, sui servizi direttamente erogati dai comuni…che sul territorio non verrà ridotto (razionalizzato !) nulla per quel che riguarda la spesa pubblica complessivamente intesa (scuole, sanità, trasporti……). Insomma ci viene assicurato – cosa incredibile – che la fusione sarà la soluzione di tutti i problemi e che nulla cambierà, se non in meglio.

Veramente incredibile !!

Proprio per questo non ci credo !!

Temo che i servizi verranno ridimensionati e ridotti, temo che la scuola ne risentirà sia come organizzazione (plessi scolastici) che come autonomia (con problemi occupazionali evidenti e difficoltà altrettanto evidenti per i cittadini), temo che l’organizzazione sanitaria verrà ripensata nell’ottica di un unico Ente con conseguenti ridimensionamenti di servizi; temo che i presidi dello Stato sul territorio verranno ripensati (ve lo immaginate, per esempio, un Comune con due caserme dei Carabinieri s)…e tanto altro ancora…

i vantaggi “organizzativi” poi si potrebbero benissimo ottenere con una seria gestione associata di servizi senza avventurarsi in avventure pericolose e destabilizzanti.

La fretta – citando un vecchio ed attualissimo detto popolare – fa i gattini ciechi.

Ben farebbero gli amministratori a fermarsi per approfondire in modo compiuto ogni aspetto, ogni particolare, ogni dettaglio. Perché ogni passo – da qui alla fusione – rischia di segnare in modo irreversibile la vita degli abitanti di questi due comuni.

Non si capisce, infatti, per quale motivo Villa e Toano si debbano fondere in 6 mesi quando l’altra esperienza portata a termine in regione (Valle Samoggia) , conclusasi all’inizio dell’anno, ha tenuto impegnanti i 5 comuni coinvolti, per oltre 3 anni.

Fermiamoci, prendiamoci il tempo che serve per capire meglio e risolvere. Poi , se saremo convinti ci fonderemo.
Se non ci fermiamo per meglio approfondire e fare bene questo percorso, l’unica possibilità sarà di andare a votare il 6 di ottobre – al previsto referendum – vorare no e sperare che l’opinione dei cittadini di Villa e di Toano sia tenuta in considerazione.


FELICINO MAGNANI
VILLA MINOZZO

già Sindaco e segretario del PD Villa Minozzo

I 10 buoni motivi per votare NO al referendum del 6 ottobre 2013

Villa Minozzo è un grande Comune, il più vasto della Provincia dopo il capoluogo, vanta una storia secolare ricca di tradizioni e di cultura, con un patrimonio ambientale di altissimo valore, ha oltre 150 anni di storia, con i suoi 4.000 abitanti è un comune montano relativamente popoloso (in Italia ci sono quasi 2.000 comuni su 8.000 con meno di 1.000 abitanti).
  1.      Con la fusione il Comune di Villa Minozzo cesserebbe di esistere. I suoi abitanti perderebbero una parte della propria identità (anche sulla carta d’identità), ma soprattutto i cittadini avrebbero meno rappresentanza come singoli e come collettività.
  2.      Nella proposta di fusione non c’è un progetto strategico, non c’è un disegno di futuro, manca un’idea di sviluppo del territorio. Villa Minozzo e Toano sono due comuni, alle loro estremità, nettamente diversi: da un parte il crinale e l’alta montagna (abbandonato da questa amministrazione) dall’altra un territorio a pochi minuti dal distretto ceramico di Sassuolo.
  3.      I contributi ipotizzati durano dieci anni e sono vincolati all’effettivo stanziamento da parte dello Stato e della Regione (fatto tutto da provare vista la situazione della spesa pubblica). Al termine delle sovvenzioni arriverebbero inevitabilmente i tagli. Sarà davvero possibile mantenere, in un futuro non cosi lontano ed  in un solo Comune due scuole, due Caserme, due sedi Municipali, due centri per disabili … ?
  4.     Queste scelte andrebbero definite sin d’ora in termini precisi, sono invece scaricate ai prossimi amministratori.  Non c’è una ipotesi su dove si potranno ottenere risparmi reali ed effettivi e non c’è una esperienza consolidata di gestioni dei servizi svolta dai due comuni.
  5.     Il Comune di Villa Minozzo, in questi anni, si è sempre più isolato dal contesto montano e provinciale. La fusione è presentata come una via di uscita  per evitare di fare squadra e di collaborare con gli altri comuni della montagna reggiana. L’Appennino reggiano è progredito restando unito e Villa è stata parte di questo sviluppo. Villa ha bisogno di stare legato al comprensorio montano come come la montagna ha bisogno di Villa.
  6.    I Consigli Comunali di Villa e Toano hanno PRIMA deliberato la fusione e poi hanno illustrato la proposta e  convocato assemblee con la popolazione. Un processo calato dall’alto, senza prima ascoltare la gente (che appunto in molte assemblee di Villa e Toano sta esprimendo dubbi e contrarietà). Un percorso autenticamente democratico prima avrebbe dovuto coinvolgere le popolazioni e solo dopo adottare atti formali verso la fusione.
  7.      Siamo sicuri che davvero l’espressione popolare della gente sarà ascoltata? La legge impone il referendum consultivo (non vincolante), ma  cosa succederà se la maggioranza (anche in un solo comune) di cittadini dirà NO alla fusione? 
  8.     Il nome proposto di “Tre Valli” non ci piace. Non identifica un territorio,  il comune di Tre Valli potrebbe essere ovunque: in Trentino come in Sardegna. Perché è stato scelto un nome dall’alto senza consentire alle popolazioni di esprimersi come previsto dalla legge?
  9.      Riportiamo parola per parola le conclusioni dello studio di fattibilità commissionato dal Comune di Villa e Toano: “Non c'è un risultato finale oggettivo sulla decisione migliore da assumere. Per alcuni i vantaggi  economici potrebbero avere valore inferiore alla perdita di rappresentanza o alla necessità di farsi carico delle situazioni meno vantaggiose. Il documento è utile, ad ognuno, per poter compiere le proprie valutazioni sula base di dati il più possibile corretti.” Anche dal documento che dovrebbe indicare un risultato chiaro non emerge nulla sull’utilità della Fusione!
  10.     Il percorso della fusione è irreversibile, il comune di Villa Minozzo in pochi mesi, senza un progetto compiuto e senza una discussione partecipata ed approfondita, sarebbe perso per sempre!!
Il 6 ottobre non cancellare Villa Minozzo dalla storia e dalla geografia, VOTA NO AL REFERENDUM

giovedì 19 settembre 2013

Le date degli incontri con la cittadinanza


      Al fine di condividere con i cittadini di Villa Minozzo le nostre perplessità riguardo la fusione  abbiamo fissato alcune date nelle varie frazioni:



  • 20/ 9 Gazzano – sala polivalente ex scuole elementari ore 21
  • 21/9 Minozzo – Sala sede Usi Civici ore 21
  • 22/9 Santonio-Coriano ore 15,30 bar ex scuole elementari
  • 22/9 Villa Minozzo ore 21 Sala Consiglio
  • 23/9 Carniana ore 21 osteria il Goloso
  • 24/9 Gova ore 21 ex scuole elementari
  • 25/9 Asta sede Pro Loco ore 21
  • 26/9 Febbio sala polivalente campo sportivo ore 21
  • 27/9 Civago locali ex scuole elementari ore 21
  • 28/9 Sologno – sala parrocchiale ore 21
  • 29/9 Cerre Sologno  caru’ Bar Maggi Cerre ore 21
  • 30/9 Morsiano sede pro Loco ore 21
Sono previste ulteriori date ancora da definire.